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origine e funzioni

 

Una vasta gamma di indagini non invasive è stata condotta dal Centro SMAArt e CNR-ISTM presso il Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Perugia. Le opere sono state sottoposte ad una serie di indagini scientifiche volte allo studio dei materiali costitutivi e della tecnica esecutiva dell’artista.

 

L’utilizzo di tecniche spettroscopiche portatili e non invasive, integrate con avanzate metodologie di imaging, ha permesso di contribuire alla conoscenza degli aspetti materici dei dipinti, fornendo informazioni specifiche riguardo la natura di alcune delle sostanze presenti negli strati pittorici, e di mettere in luce particolari nascosti del disegno preparatorio sottostante.

 

La fluorescenza a raggi X (XRF) è stata impiegata per lo studio della composizione elementare della superficie contribuendo all’identificazione dei pigmenti presenti nelle diverse campiture. La spettroscopia nell’infrarosso (IR) in riflettanza ha permesso di caratterizzare la composizione chimica degli strati preparatori fornendo indicazioni sulla natura molecolare di alcuni pigmenti presenti.

 

La riflettografia infrarossa infine ha consentito di visualizzare elementi del disegno preparatorio sottostante e di mettere in luce molteplici pentimenti dell’artista rispetto alle sue intenzioni originali. A completare la gamma delle analisi preliminari standard sono state realizzate, a cura del Dipartimento di Restauro della National Gallery of Ireland, due sezioni sottili ottenute da due micro-campioni prelevati dalla tavoletta con l’immagine del San Girolamo.

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